Musica e Danza Macedone

 

a cura di Diego Resta


La Macedonia rappresenta un territorio che per ragioni storiche e geografiche ha conosciuto l’incontro tra culture lontane tra loro. L’eterogeneità dei popoli all’interno di questa area dei Balcani, che si pone come vero e proprio crocevia culturale, suscita un forte interesse a livello musicale: slavi, turchi, albanesi, zingari e greci hanno contribuito alla creazione di un repertorio ricchissimo, sintesi del linguaggio musicale balcanico nelle sue diverse declinazioni.

Il corso, rivolto principalmente a strumenti a plettro, si struttura sullo studio delle principali forme compositive tipiche della musica folkloristica macedone: “Oro” (Danza in cerchio) e “Pesna” (Canzone), forme caratterizzate da una prassi esecutiva e ornamentale tramandata oralmente e da una concezione ritmica accentuativa che prevede l’uso di diversi tempi dispari. Verrà quindi affrontato il padroneggiamento di metriche inusuali (5/4-7/8-18/8) analizzandone l’impiego e comprendendo la basilare differenza di queste dalle metriche quantitative.

Di particolare interesse risulta lo studio comparato con la musica antica occidentale per quanto riguarda l’interpretazione sia melodica che ritmica nella convinzione che un approccio orale possa fornire stimoli maggiori alla prassi esecutiva d’epoca. Verranno messe a disposizione diverse Tambure macedoni per chi volesse approcciare lo studio dei brani affrontati tramite lo strumento originale.

LA TAMBURA MACEDONE

Con il termine Tambura si designa una famiglia di sonori liuti a manico lungo presenti in tutti i Balcani. La tambura macedone monta due cori di corde metalliche accordati per quarta. Suo ruolo fondamentale è il complesso accompagnamento ritmico dei brani tradizionali; tuttavia la sfida della tambura consiste nel padroneggiare una ricca modalità di esecuzione che alterna sapientemente l’accompagnamento ritmico al fraseggio solistico.

Il corso di tambura macedone è organizzato inizialmente su basilari nozioni tecniche dello strumento, quali la comprensione della diteggiatura verticale (anziché orizzontale come sulla maggior parte degli strumenti a plettro), e lo sviluppo motorio del polso necessario ad articolare le diverse combinazioni di direzione di pennata utili ad affrontare le ritmiche irregolari della musica macedone. In seguito si suoneranno forme tipiche di repertorio, oltre a brani solistici per tambura, scomponendone le principali caratteristiche ritmiche e melodiche ed analizzandone l’ornamentazione come parte integrante del linguaggio strumentale. I brani proposti andranno a creare i presupposti per affrontare l’incontro con le tipiche formule melodiche basate sul ricco sistema modale diffuso in gran parte dei Balcani (derivante dall’Oktoechos bizantino e dal Makam ottomano) considerando inoltre le caratteristiche prassi di accompagnamento ritmico-modale (ison) e polifonico (impiego di terze parallele).